NUVOLE DIGITALI

Sabato 17 settembre si è svolto presso l’aula magna dell’Istituto Vendramini un incontro di Pordenonelegge dal titolo “Nuvole digitali”. Il tema principale, esposto dai relatori Giuseppe Granieri e Sergio Maistrello e moderato dal professor Di Terlizzi, riguardava le nuove tecnologie, più nello specifico il passaggio dai libri cartacei, a cui tutti siamo abituati, agli e-books. Questi ultimi non sono altro che “libri elettronici”, che possono essere consultati attraverso nuovi mezzi tecnologici. La loro diffusione è iniziata solo quattro anni fa, anche se sono stati inventati da più tempo, quando sono entrati in commercio gli i-pad, dispositivi pratici e leggeri, i quali possono contenere anche migliaia di e-books. In questo modo, è possibile leggere senza il fastidio provocato dallo schermo di un normale pc e mantenere la praticità del libro cartaceo, anzi, forse ancora di più: gli i-pad, infatti, sono dotati di una propria illuminazione e sostituiscono il contenuto di migliaia di volumi.
I due relatori, scrittori e giornalisti, hanno trattato anche del futuro dell’editoria in seguito alla diffusione dei libri sul web. Secondo loro, tutte le case editrici sono destinate a scomparire, dal momento che ormai si sta diffondendo sempre più il fenomeno del “self-publishing”, attraverso cui qualsiasi scrittore in erba può pubblicare le proprie opere da sé, sul web. Così facendo, li rende accessibili anche a enorme distanza. Negli ultimi anni si sono verificati episodi per i quali molti scrittori, anche giovanissimi, sono diventati molto famosi grazie ai propri romanzi on-line. Nell’udire queste prospettive per il futuro, tutti noi inorridiamo al pensiero di un mondo senza libri cartacei, l’odore delle pagine e dell’inchiostro a cui siamo abituati, l’idea di possedere e collezionare i volumi e di renderli nostri con timbri e sottolineature. Anche i presentatori dell’incontro hanno dichiarato normale questo atteggiamento, ma quello che stiamo vivendo non è poi una novità: basti pensare al passaggio dai dischi musicali ai file mp3 o ancora più notevole il fatto di poter accedere a qualunque brano attraverso strumenti come youtube. Anche con questa novità si è perduta l’idea del possesso dei cd dei propri artisti preferiti, perché possiamo comporre noi stessi una playlist rispecchiante i nostri gusti. E’ probabile, dunque, che le future generazioni imparino presto ad abituarsi ai nuovi mezzi, che è giusto non giudicare fino a non conoscerli bene.

A me spaventa un po’ l’idea di affidare ogni nostra attività a Internet, poiché, come lo ha definito lo stesso Granieri, questo gigantesco mezzo di comunicazione può essere paragonato “a un adolescente con un brutto carattere”, dal momento che non possiede regole. Mi spaventano, in generale, anche questi cambiamenti dell’organizzazione di molti aspetti della società così rapidi e repentini. Non ha neanche senso, però, ripudiare categoricamente ogni novità tecnologica senza sapere bene in cosa consiste. Come hanno affermato anche i conferenzieri: “Non bisogna essere spaventati dalle cose che cambiano, ma cercare di cogliervi il meglio.”

 Caterina Rossi 5 Bg Leopardi-Majorana

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